Identikit di... Citrus Garda!

Chi? 
    Proprio voi, cari lettori! Chiudete per un momento gli occhi e pensate ai colori che il termine "agrumi" evoca in voi. Non sono forse le sfumature calde e mediterranee della Sicilia?
    Eppure c'è un luogo dalle nuances nordiche, al capo opposto dello Stivale, dove i frutti dalla scorza d'oro rappresentano la più caratteristica delle coltivazioni: il Lago di Garda.

Giardino di limoni
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Che cosa?
    Con i suoi 46° di latitudine, la Riviera Gardesana ha rappresentato per secoli la località più settentrionale al mondo dove venivano coltivati gli agrumi.

Perché?
    Questo "miracolo" è stato reso possibile dalle peculiarità dell'ecosistema gardesano: la vicinanza del lago, una fitta barriera di cipressi che proteggeva le coltivazioni dal freddo, l'abbondanza di corsi d'acqua, la presenza della montagna che fungeva da serbatoio di calore.

Come?
    Nonostante le condizioni climatiche particolarmente miti, la coltura gialla richiedeva comunque molte cure e attenzioni, soprattutto nella stagione fredda.
    Per questo motivo fin dall'antichità sono state costruite le "case degli agrumi", le limonaie (note anche come limonete, limoniere, giardini, serre e sardì nel dialetto locale), imponenti strutture in pietra per poter proteggere le preziose piante.

Dove?
    Per soli pochi chilometri di costa bresciana sul Lago di Garda, ma con la massima concentrazione a Gargnano, si venne modificando un paesaggio già di per sé eccezionale, caratterizzato da una mediterraneità "nordica", che da sempre colpisce chi proviene dal nord Europa.

Quando?
    L'economia della costa ha tratto beneficio dal XV fino al XIX secolo dalla coltura agrumicola. I limoni, e in misura minore i cedri e le arance, rappresentano però tuttora un patrimonio cultural-culinario unico per la regione benacense, che noi Gardinieri, da appassionati custodi, vogliamo farvi conoscere e amare!